LEGALITÀ DEMOCRATICA

Perché non ci basta la legalità? Perché alcune cose che ci sembravano giuste anche solo pochi anni fa, poi abbiamo scoperto che non erano affatto giuste. Non ce ne saremmo mai accorte se non avessimo ascoltato le persone che si sentivano oppresse da quelle norme o a cui veniva chiesto un sacrificio troppo grande per poterle rispettare.
Era così in passato e non c’è motivo di pensare che non sia così anche oggi. La legalità democratica è la legalità dei diritti di tutte e tutti, ovvero un rispetto delle leggi e delle norme che tiene in considerazione le minoranze e i più deboli, e il coraggio di rispettare le minoranze e i più deboli fino a cambiare le norme e il proprio modo di pensare.
Vogliamo la sicurezza, non solo di non subire micro-reati, ma di non creare le condizioni per cui le persone compiano micro reati. Vogliamo che tutte le persone siano tutelate, servono soluzioni adattate alle persone, non serve chiedere solo che le persone si adattino alle soluzioni.

Contrasto ai fenomeni criminali

  • Fornire spazi di ascolto, opportunità di denuncia, valide alternative a soggetti coinvolti in episodi di piccola criminalità o alla base della catena criminale e raccogliere le loro testimonianze  per ricostruire la catena e comprendere il fenomeno complessivo, ad esempio per quanto riguarda il narcotraffico.
  • Nell’intervento con le persone senza dimora o altre soggettività emarginate, utilizzare strumenti amministrativi come le multe come extrema ratio e solo se accompagnate da un aumento di risorse e interventi sociali mirati
  • Riconoscimento del sex working e campagne di sensibilizzazione contro lo stigma e per la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori
  • Sensibilizzazione nelle scuole e sui luoghi di lavoro sui fenomeni che si celano dietro i microreati, su come riconoscerli e contrastarli, diffondendo la consapevolezza della presenza e del radicamento della criminalità organizzata anche sul nostro territorio, della sua influenza all’interno del mercato del narcotraffico e delle dinamiche di violenza e sfruttamento che caratterizzano alcuni settori produttivi.

Beni confiscati alle organizzazioni criminali

  • Monitorare i beni presenti sul territorio e manifestare interesse per la loro acquisizione, con particolare attenzione al riutilizzo sociale;
  • Istituire un tavolo e avere rapporti costanti con le altre Istituzione per favorire il riutilizzo sociale;
  • Implementare lo spazio dedicato sul sito del Comune rendendolo più visibile e riportando non solo la presenza, raccontandone anche la storia;
  • Introdurre deroghe nei regolamenti comunali e norme ad hoc, attraverso un regolamento dedicato, qualora il Comune diventi proprietario di un bene confiscato.